Martina Belli

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Repertorio: Repertorio operistico Martina Belli

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THEATER WINTERHUR – MESSA DA REQUIEM DI G. VERDI (mezzosoprano) – settembre 2023

“La sorpresa della serata è il mezzosoprano di Martina Belli : una voce sicura dai colori meravigliosi e dal volume ideale. Ancora e ancora pensi di sentire un’Ulrica ideale”
Online Merker

LA FENICE DI VENEZIA – CAVALLERIA RUSTICANA (Lola) – agosto 2023

“Ottima Martina Belli, il genere di Lola che nessuna Santuzza vorrebbe mai avere come rivale.”
Paolo Locatelli – OperaClick

Martina Belli è una Lola vocalmente e scenicamente adeguata.”

“Innegabilmente centrata invece Martina Belli, con la sua Lola musicalissima, sensuale e vorace. Messa così la gara, con la povera Santuzza è partita vinta”.
Gilberto Mion – teatro.it

CARACALLA FESTIVAL (Roma) – RIGOLETTO (Maddalena) – agosto 2023

“Molto brava scenicamente e vocalmente la Maddalena impersonata da Martina Belli
Francesco Giudiceandrea – GBOPERA
“Bene il resto del cast, tra cui Riccardo Zanellato, nel ruolo di Sparafucile, Martina Belli come conturbante Maddalena, Irida Dragoti nel ruolo di Giovanna.”
Fabiana Raponi – Teatrionline
“… Al fianco di una Maddalena straordinaria: Martina Belli. La Belli, infatti, riesce a cogliere la sensualità volgare e sfacciata di Maddalena come poche prima di lei, sfoggiando un mezzo vocale pieno e duttile.”
Stefano Ceccarelli
 – L’ape musicale
“Seducente il timbro di Martina Belli come Maddalena, dall’aspetto volgare ma sempre drammatica ed efficace”
Daniele Galleni – OperaClick

KONZERT UND THEATER ST. GALLEN (Svizzera) – MESSA DA REQUIEM (G. Verdi) – maggio/giugno 2023

“Al Konzert und Theater St.Gallen , Krystian interpola il Requiem di Lada Verdi con la storia del primo trapianto di cuore, un massacro scolastico e la disperazione di Virginia Woolf: cosa rende speciali le persone, come superano il dolore, cosa può redimerle? In termini di contenuto, esistenzialmente, coreograficamente, soprattutto verso la fine. Modestas Pitrenas e Hulkar Sabirova assicurano intimità, Martina Belli spara fuoco italiano.”

Oper Magazin

TEATRO LA FENICE DI VENEZIA – IL MATRIMONIO SEGRETO (Fidalma) – febbraio 2023

“Chiude il cast Martina Belli che, oltre al suo bel velluto vocale e a una notevole espressività nel tornire la parola cantata e recitata, garantisce a Fidalma una piccantezza “cougar” ben lontana dal modello della vecchia vedova in disarmo.”

Paolo Locatelli – OperaClick

“Autorevole la Fidalma di Martina Belli, segnatamente in “È vero che in casa son io la signora”, risultando analogamente prestante nelle colorature conclusive.”

Roberto Campanella – GBOpera Magazine

“Spassosissima la Fidalma di Martina Belli, voce sonora e calda, capace di comunicare i tratti di sensualità repressa che la distinguono.”

Michele Crosera – Rivista MUSICA

TEATRO SOCIALE DI ROVIGO – RIGOLETTO (Maddalena) – 18/20 novembre 2022

“…dalla voce adeguatamente scura, Martina Belli una Maddalena sensuale e vocalmente corretta.”

Roberto Mori – Connessi all’Opera, 18 novembre 2022

TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA – LUISA MILLER (Federica) – 3 – 9 giugno 2022

Martina Belli ha il perfetto physique du rôle per impersonare la contessa Federica, soprattutto nel magnifico abito di cui la veste marionanni: il suo timbro brunito, le sue agilità sgranate e calde, i suoi modi alteri fanno la sua interpretazione preziosa”

Valentina Anzani – giornaledellamusica.it

“La Federica di Martina Belli è in perfetto equilibrio tra seduzione e alterigia nobiliare, grazie a un fraseggio accurato, un pregevole colore scuro e una linea omogenea.”

Filippo Antichi – connessiallopera.it

TEATRO REGIO di PARMA – CARMEN (Carmen) – 12 – 30 gennaio 2022

“Martina Belli […] ha una voce che rispecchia il suo fisico longilineo, che piega con intelligenza musicale al sussurro, che sa rendere spettro di un’ossessione, più che donna in carne e ossa, ma pure capace di emergere prepotente in alcune frasi in cui sembra che all’assassino si ribelli il suo stesso ricordo.”

Roberta Pedrotti – l’Ape Musicale

Martina Belli, che per sua fortuna ha il fisico adatto al costume impostole, gestisce con grande intelligenza il suo timbro brunito e pastoso senza mai forzare l’emissione. […] trova intriganti sfumature nella “Seguidilla” cantata quasi sottovoce in modo estremamente seduttivo.”

Patrizia Monteverdi – Operaclick

“La Carmen di Martina Belli ha bel timbro, un canto beneducato, cerca sfumature e osa pianissimi audaci […]”

Mauro Balestrazzi – La Repubblica

“Tra gli interpreti Martina Belli e Arturo Chacon Cruz hanno restituito, rispettivamente, una Carmen e un Don José […] in grado di crescere in sicurezza e credibilità nel corso della recita.”

Alessandro Rigolli – Il Giornale della Musica

“Il cast è buono guidato dalla Belli che è una Carmen fuori dagli schemi soliti e che gioca molto sui colori e sugli aspetti francesi della musica. Nonostante apra le porte al verismo infatti Carmen non è un’opera verista e la direzione e la Belli lo dimostrano.”

Marco Magnani consigliere del Circolo Verdi di Reggio – La Gazzetta di Parma

TEATRO VERDI di SALERNO – CAVALLERIA RUSTICANA (Lola) – 25 / 29 AGOSTO 2021

“La sua rivale in amore, Lola, è la bellissima, sensualissima e brava Martina Belli, la quale unisce all’indubbia ed evidente avvenenza della figura una linea di canto pulita, voce dal bel colore caldo e conturbante, tecnica eccellente e immedesimazione nel personaggio.”

Luigi Raso – ApeMusicale

RAVENNA FESTIVAL – MARIA DE BUENOS AIRES (Maria) – 7 LUGLIO 2021

Martina Belli, voce di raro fascino quasi contraltile e grande versatilità, usa a spaziare dal belcanto romantico alle avanguardie novecentesche”

Marco Beghelli – Giornale della musica

Belli gave an arresting performance as María, and then María’s ghost. Sultry, raw, tender and steely by turns, her voice and dramatic technique suited the role perfectly. “

John-Pierre Joyce – Opera

Martina Belli possiede una voce dal timbro fascinoso che si rivela perfetta per la seducente e sfortunata Maria. Riesce con ammirevole equilibrio a evitare la tentazione di fare la voce lirica e sfrutta le possibilità della microfonazione con grande naturalezza. “
Daniele Galleni – OperaClick

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA- RIGOLETTO (Maddalena) – 16/18/20 LUGLIO 2020

“Maddalena è Martina Belli, che tra personale avvenenza e qualità musicali è pienamente in parte. Vocalmente incisiva, la sua intelligente sensibilità le offre l’intera gamma di sfumature, tra ciniche e appassionate, del personaggio. Molto brava.” Redazione Amadeus – Francesco Arturo Saponaro.

 “Maddalena è una bellissima, avvenente Martina Belli, in minigonna, seni prosperosi in mostra, che attua magnificamente la sua parte, sembra uscita da un film di Fellini o di Pasolini. Ed è bravissima nel mimare i gesti adescatori di una prostituta di strada. Ed è proprio la recitazione ciò che più attrae di questo spettacolo. I primi piani proiettati sullo schermo ne fanno cogliere tutte le finezze”. www.classicvoice.com/riviste.html  – Dino Villatico

“Impietoso, ad esempio, il confronto con la Maddalena aggressiva e procace di Martina Belli. La cantante con voce da mezzosoprano è un’esperta del ruolo: padroneggiando la parte dal punto di vista canoro, può concentrarsi nell’interpretazione che si gioca tutta sul tradizionale registro della seduzione sfrontata e fisica e che si avvale di un perfetto physique du rôle.”  Michelangelo Pecoraro – OperaClick

TEATRO DEL GIGLIO LUCCA – CARMEN (Carmen) – 21 FEBBRAIO 2020;

“Interprete d’eccezione è stata proprio la protagonista, il mezzosoprano Martina Belli, cui non manca né le phisyque du rôle, né una capacità attoriale di tutto rispetto. Sensuale, romantica, aggressiva, maldestra, insolente, ma senza strafare, anzi dando ad ogni gesto e ad ogni parola (sia essa cantata o recitata) quel peso specifico necessario atto a contestualizzare e far emergere il multiforme carattere della sigaraia di Siviglia. Vocalmente ha sfruttato ogni anfratto della sua vocalità per regalare nouances da sogno con un’erotica sensualità ed accenti più marcati pregni di passione e ribellione; degna di nota oltre l’aria di sortita (L’amour est un oiseau rebelle), la Seguidilla del secondo atto in cui il crescendo emozionale ci ha condotto verso un epilogo quasi demoniaco.” Gli amici della musica, S. Tomei

“Un altro grande successo per la stagione lirica del Teatro del Giglio, con i due sold out […]. Martina Belli è una Carmen perfetta, con grande voce, la necessaria e naurale fisicità, anche atletica e ottime capacità attoriali…” P. Ceragioli

“Un’atmosfera stregata pervade lo sviluppo dell’opera, ben sintetizzata dall’uso delle luci pensato dal designer Vincent Longuemare e dall’eleganza dell’interpretazione di Martina Belli, nei panni della protagonista.”   Lucca in diretta, E. Tambellini

TEATRO COMUNALE FERRARA– CARMEN (Carmen) – 7 febbraio 2020;

…si sapeva che nel ruolo eponimo aveva brillato una giovane promessa (promessa già mantenuta, diciamo oggi) che risponde al nome di Martina Belli.[…] Dunque per un ruolo così pieno di riferimenti psicologici post-personaggio serviva un’attrice e una cantante dalle doti eccezionali: così si è rivelata Martina Belli la cui capacità di recitare in perfetto francese le parti senza musica volute da Bizet (opera-comique, la Carmen, non lo si deve dimenticare mai, neanche quando viene allestita con i parlati che diventano recitativi accompagnati per la “revisione” di Ernest Giraud avvenuta dopo la morte del compositore) e anche di cantare le parti musicate (dichiarate all’epoca “ineseguibili” da parte dell’impresario e delle cantanti chiamate ad interpretarle) senza timore alcuno. Ed è stata lei ad essere accolta, a fine spettacolo, dalle ovazioni interminabili del pubblico di Ferrara. Gli amici della musica, A.Tromboni

TEATRO REGIO TORINO– CARMEN –Dicembre 2019

“La Cantante reggiana ha Carmen in repertorio da un paio di anni, ne ha il phisique du rôle, sa dare la giusta carica di sensualità e di erotismo, aiutata dalla innegabile bellezza. A ciò si aggiunga una prova musicale maiuscola, grazie a una voce vellutata e voluttuosa e a una interpretazione che coglie tutte le sfumature del personaggio”. WordPress.com

“Belli è una cantante intelligente, attenta a limitare al minimo l’utilizzo di emissione di petto, come del resto avevamo già notato in occasione della scorsa Italiana in Algeri. Di ciò beneficia innanzitutto la voce, già interessante per il colore brunito e vellutato, che si conserva timbrata ed omogenea in tutta la gamma e assicura facili ascese all’acuto; ne beneficia inoltre l’interprete, prodiga nell’abbigliare con vesti voluttuose una donna passionaria, perché no fragile dinnanzi al diniego del dragone imbelle, sempre ammiccante e sensuale nel fraseggio ma mai volgare o scontata. E la linea di canto nitida e generosa di sfumature attesta peraltro il puntuale lavoro di approfondimento condotto sul personaggio: strega, ammaliatrice, diavolo, donna, femmina, tutte queste figure ora si intersecano, ora si sommano nella Carmen della Belli”. L’Ape Musicale – A. Trotta

“La Belli è un mezzosoprano dalla voce di velluto, delicata e sensuale, curata nel fraseggio e nell’ottima pronuncia del francese, omogenea in tutti i registri e nei passaggi e sorretta da un’autentica bellezza che in pochi altri ruoli tanto può giocare a favore”. Ieri oggi domani Opera – S. Gazzera

“Ottima ipnotizzatrice è  Martina Belli, di cui non si può che esaltarne l’interpretazione, Inconfutabilmente nel ruolo, sia per fisicità che vocalità e temperamento,  è rigorosa, volubile, sensuale, carnale e diventa tenera per ritrovare la crudeltà  tessendo un capolavoro interpretativo di altissimo livello”.   Scrissidarte.it – R. Bellardone

TEATRO ALIGHIERI– RAVENNA FESTIVAL– CARMEN – Novembre 2019

“E’ una gitana schiettamente sensuale ed ammaliante, quella proposta dal giovane mezzosoprano Martina Belli. Oltre all’intensa immedesimazione – resa in chiave di un erotismo vissuto con perfida nonchalance – spicca una voce d’indubbia bellezza e dall’estensione omogenea, dal timbro brunito e cremoso e sostenuta da una tecnica ben costruita”. Teatro.it

FESTIVAL VERDI PARMA – LUISA MILLER (Federica) – Ottobre 2019

“Seducente per voce e figura, Martina Belli disegna una Federica quasi ideale” Alessandro Rigoni – GBOpera

MACERATA OPERA FESTIVAL– RIGOLETTO (Maddalena) – Agosto 2019

“Una Maddalena tutta erotismo quella di Martina Belli, la quale, complice una bellissima fisicità, si destreggia nel ruolo con voce brunita e grande musicalità.” Simone Tomei – www,gliamicidellamusica. Net

TEATRO REGIO DI TORINO– L’ITALIANA IN ALGERI (Isabella) – Maggio 2019

“Martina Belli è un’ottima Isabella, agile nei gorgheggi e delicata nel canto lirico; non è la Sposa capricciosa” e futile del Turco in Italia, ma una donna intelligente e seria, che libera dalla schiavitù algerina il suo innamorato, con spirito, fermezza e disinvoltura. Tant’è vero che tocca l’apice della credibilità nella scena insieme grave e spiritosa del Pensa alla Patria!, sorprendente appello pre-risorgimentale cantato con autorevolezza, variando la parte finale in omaggio alle consuetudini ottocentesche.”La Stampa 27 Maggio 2019

“La disinvoltura nel canto fiorito si fa apprezzare nello spumeggiante rondò finale, la musicalità liquida, la morbidezza della linea, l’accento ammiccante e il legato splendono nell’aria «Per lui che adoro» al punto da far desiderare di poterla ascoltarla anche altrove – come Angelina, ad esempio, volendo rimanere circoscritti al Rossini da battaglia. E’ brava a centellinare l’emissione di petto così da preservare la salita all’acuto, piuttosto agevole. È inoltre spiccata scenicamente e, aiutata da una fisicità sensuale, anima con buon gusto la femme fatale pensata da Borrelli, comunque lontana dalla caratura sanguigna dell’eroina. ” Ape musicale A. Trotta 24 maggio

“Martina Belli (Isabella) ci è parsa una cantante dotata di forte personalità e carattere. Il mezzosoprano ha correttamente definito il personaggio a proprio agio nell’esprimere i suadenti vezzi femminili e il temperamento di una donna capace a dominare la situazione in ogni frangente. La sua voce si è fatta apprezzare (…) per la precisione della dizione, la cura del legato e del fraseggio, l’omogeneità e la nitidezza delle note più acute, la morbidezza e precisione delle colorature. Tutti pregi che ci auguriamo di ascoltare nuovamente al Regio.” Operaclick; L. Buscatti 22 Maggio 2019

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA – ANNA BOLENA (Smeton) Febbraio-Marzo 2019

“Quinto protagonista è il paggio Smeton, cui è stata giustamente lasciata la sua aria, che generalmente viene tagliata e che è stata cantata molto bene da Martina Belli, che ha anche il fisico alto e slanciato adatto a questo ruolo en travesti.” Giornaledellamusica.it Mauro Mariani 21 Febbraio 2019

“Martina Belli, la cui sensuale femminilità i truccatori faticano a mascherare, è uno Smeton di bel colore vocale e ottima interpretazione” Connessi all’Opera F. Larovere 26 Febbraio 2019

“Ottimo lo Smeton di Martina Belli. Il contralto, perfettamente travestito, risulta convincente sin dall’ingresso in scena con la triste canzone che turba Anna. La voce è a fuoco, piena, gli acuti ben eseguiti, la dizione chiara. Riuscita e commovente l’aria Un bacio, un bacio ancora.” OperaClick M. Pecoraro 22 Febbraio 2019

“Lo Smeton di Martina Belli è dolcissimo, ciò che la cantante dipinge con la sua vocalità calda, ma molto voluminosa, è veramente un giovinetto perdutamente innamorato della sua regina.” IeriOggiDomaniOpera.com P. Mascari 23 Febbraio 2019

TEATRO MASSIMO – PALERMO  – RIGOLETTO (Maddalena) – Ottobre 2018

“A corte un manipolo di dame dark gli si offrono in ogni posa (…)anche con Maddalena la prostituta, che ha la voce prosperosa di Martina Belli” G. Moppi “ Repubblica di Robinson”

“Martina Belli conferisce sobria corposità al ruolo di Maddalena” G. Montemagno www.connessiallopera.it

“Martina Belli assicurava poi il suo valido apporto alla Maddalena dark concepita da Turturro mediante il colore pieno e sensuale della sua corda mezzosopranile”C. De Simone operaclick.com

TEATRO PALLADIUM – ROMA – RECITAL –  Marzo 2018

“il mezzosoprano Martina Belli si è esibito in un
repertorio dall’anima iberica, lasciando gli spettatori incantati soprattutto in alcuni passaggi delle Cinco canciones negras. (…)L’intensità interpretativa della giovane artistasi è
rivelata in pieno nei due brani della Carmen di Bizet, in cui era palese la scioltezza scenica di questa interprete dalla voce brunita e dalla fisicità sensuale, accentuata dall’aderente abito rosso. Ha eseguito quasi sottovoce la Seguidilla, in cui sembrava accennare alcuni passi di danza, per accompagnare la seduzione che trasudava da un fraseggio non particolarmente intellettualistico, ma sincero e sanguigno. Più tradizionale è stata l’Habanera, che però ha messo in luce alcuni tratti vocali caratteristici: la vellutata rotondità del registro medio-grave, che è la zona più interessante, e un’incisività tagliente e drammatica nella zona più acuta. Le due contrastano fra loro dando l’impressione che si passi dall’una all’altra all’improvviso, non sempre con esiti interessanti sul fronte dell’interpretazione”E. Metalli connessiallopera.

TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA – MISERIA E NOBILTA’ (Gemma) –  Febbraio/Marzo 2018

“Figlia del ricco Gaetano, ballerina e promessa sposa del nobile Eugenio, nei panni di Gemma c’era Martina Belli, bella e duttile voce di mezzosoprano. Ben distintasi nei recitativi e nel canto di conversazione, si è ben comportata anche in virtù dell’ottima performance attoriale”
David Toschi, Operaclick ,27
“Martina Belli ricopre il ruolo di Gemma con una splendida presenza scenica e un bel timbro
di mezzosoprano dalla voce rotonda, brunita al punto giusto.”
Mauro Tortarolo, Connessi all’Opera
“Martina Belli che convince non solo per la voce ma per l’immedesimazione nella parte con fare di altri tempi”
Giulia Cassini, Il Secolo XIX

Julianna Di Giacomo

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TEATRO São Carlos, LISBOA LA FORZA DEL DESTINO – Ottobre 2019

Di Giacomo fez o magnífico final magnificamente”. PUBLICOp – Pedro Boléo

Quem salvou as honras do convento — aliás, mosteiro — foi a soprano Julianna di Giacomo,que interpretou com distinção o papel de Leonora, tanto vocal como cenicamente”. EXPRESSO – JORGE CALADO

HOLLYWOOD BOWL, Los Angeles –OTELLO – Luglio 2018

There could be no real telling about the size of voices (because of the sound system). When Di Giacomo’s mike momentarily failed during the first act, the volume only slightly dropped. But she had the lung power and presence of mind to make up for it, an unscripted, thrilling moment.” M. Swed, Los Angeles Times

Julianna Di Giacomo’s singing in “Otello” was consistently musical and thrilling, but once again I was struck by the detail and range in characterization. “Salce! Salce! Salce!” she sang, as Verdi specified, “come una voce lontano” in the Willow Song (in fact, very lontano, and beautifully echoed even more faintly by Carolyn Hove’s Cor anglais). “Unjustly killed,” sang di Giacomo from the side, as cast-members burst in on the murder scene. It was a rasp, dramatically appropriate. And it was as if Di Giacomo had found a completely new tone, not previously-employed, in her prayer, “Ave Maria” just before the murder. G. Williams, OperaWire

Julianna Di Giacomo has an impressive voice that can project dramatic volume with clarity and when necessary turn poetic and lyrical. Her Desdemona captured the tragic innocence and confusion of the character, ending with a soaring rendition of “The Willow Song” and “Ave Maria,” that produced the largest ovation of the performance. J. Farber San Francisco Classical Voice

 GRAN TEATRE LICEU, Barcellona – ANDREA CHENIER –  Marzo 2018

“Julianna Di Giacomo adroitly lightens her voice for Act I when Maddalena is still a naive young lady; her voice assumes a spinto tone and heft once her character’s life has taken its harrowing turn with the arrival of the revolution. She received a very nice ovation for «La mamma morta». “ Andrea Chenier – Gran Teatre del Liceu – Barcellona Concerto.net. M. Johnson

TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO, Firenze – DON CARLO – Maggio 2017

“Julianna di Giacomo, interprete di Elisabetta di Valois, è un soprano che alterna ruoli lirici e ruoli drammatici; in effetti ha uno strumento ampio e morbido, dal timbro luminoso, non massiccio, ma molto penetrante nel settore acuto; ha affrontato il ruolo con disinvoltura, con un canto ricco di slancio e di colori.” Don Carlo – Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Gb 

Patricia Racette

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OPERA DE MONTECARLO – RECITAL “DIVA ON DETOUR”; 27 Febbraio 2020

Grâce au talent polymorphe de l’Américaine Patricia Racette, c’est le Broadway mythique du milieu du XXe siècle qui fait son entrée à l’Opéra de Monte-Carlo. Elle nous propose son récital Diva On Detour (Une diva fait un détour) en interprétant les chansons de Stephen Sondheim, Cole Porter, George Gershwin ou même Édith Piaf. Ses triomphes dans Madame ButterflyTosca ou Peter Grimes ne doivent pas nous induire en erreur : Patricia Racette est aussi chez elle dans ce répertoire souriant ou mélancolique grâce à la flexibilité de sa voix, son sens du rythme et son intuition théâtrale.” www.opera.mc

OPERA DE MONTECARLO –  STREET SCENE (Anna Maurant) – Febbraio 2020

“…si mette in luce l’Anna Maurrant di Patricia Racette, cantante lirica il cui importante percorso operistico passato è ben noto (in Puccini è stata interprete di riferimento); oggi sostiene, all’apice della sua parabola artistica, un ruolo che è un po’ quello dell’eroina di quest’opera, una casalinga infelice della sua vita coniugale, trattata con brutalità e poi uccisa dal marito Frank Maurrant. Lo fa con presenza scenica e voce adattissima alla parte, emergendo nelle molte oasi liriche che sono parte integrante delle sue arie, fra le quali la bellissima “Somehow I never could believe”, a cui dona una partecipazione espressiva e attoriale di intensa e insieme intima consapevolezza, soprattutto quando intona quelle che sono le parole che in un certo senso condensano il messaggio dell’opera: “il problema è che la gente non fa concessioni. Dopo tutto siamo solo esseri umani, e non possiamo starcene per conto nostro tutto il tempo”. A.Mormile, Connessi all’Opera

 LYRIC OPERA OF CHICAGO- DEAD MAN WALKING (SORELLA HELEN) – Novembre 2019

“…e la luminosa classe di Suor Helen fornisce il necessario sollievo dal set oscuro e deprimente che è la prigione.” Di Caleb Sussman

“Suor Helen Prejean, cantata con una voce straordinaria dalla perenne Lyric Patricia Racette.” Dwight Casimere

“…con un soprano come Racette nei panni di sorella Helen, il ruolo assume naturalmente una lucentezza auditiva più luminosa. Si adatta al sole iniziale del personaggio, e poi si approfondisce mentre la sorella Helen trova la forza per cercare di portare un po ‘di redenzione spirituale all’assassino.” di Scott C. Morgan

CROSBY THEATRE, SANTA FE OPERA, Santa Fe – JENUFA (Kostelnička)- 20,24 Luglio 2019, 02,06,15 Agosto 2019

“ La star dello spettacolo è stata Patricia Racette, una Kostelnička insolitamente giovane, che annega la figliastra di Jenůfa per proteggere la propria posizione sociale. Oltre alla necessaria resistenza, la signora Racette ha portato complessità e angoscia al ruolo.” Di  Heidi Waleson

HARRIS THEATRE CHICAGO – BEYOND THE ARIA – 29 Maggio 2019

La soprano Patricia Racette, “la donna più impavida dell’opera” (LA Times), porta la stagiona a u n finale entusiasmante.

GRAN TEATRE DEL LICEU – BARCELLONA – KATIA KABANOVA (Katia) – Novembre 2018

“Brave the soprano Patricia Racette as Katia, with that great recitative that is the text, without arias. It is difficult to say if [her] acting does not surpass [her] singing. And spectacular public reaction, clapping for six minutes.” M. Chavarria www.lavanguardia.com

“Soprano Patricia Racette in the role of the protagonist who gives title to the opera showed once again what an excellent singing actress she is, perfectly suited to a character like Kátya Kabanová. Her interpretation was superb from beginning to end, and she lived the part with outstanding intensity. Vocally, she was also very good, although her singing today doesn’t quite reach the same level as her acting.” J. M. Irurzun seenandherd-international.com

OPERA PHILADELPHIA FESTIVAL- NE QUITTEZ PAS – Settembre 2018

“Here, for three-quarters of an hour, Opera Philadelphia triumphed — in casting Patricia Racette as the soprano and engaging director James Darrah, and by melding the piece with the cabaret-like immediacy of the Theatre of Living Arts on South Street. When Racette walked out into the middle of the audience singing only a foot or two from your ear, her suffering became yours.” P. Dobrin. Dailynewsphilly.com Settembre 2018

“Soprano Patricia Racette is superb in La Voix Humaine, a work that she makes absolutely her own…she’s in absolute command vocally and dramatically of every nuance. ” D. Fox parterre.com
“She manages a star performance through her remarkable subtlety and vocal grace…thrilling, majestically sung, and ultimately heartbreaking. La voix humaine gives the audience a complete artist at the peak of her power.” C. Kelsall . broadstreetreview.com

TEATRO REAL DI MADRID – DIVA ON DETOUR –  Giugno 2018

Maybe just highlighting a few things: “Delicious evening…not all great voices sound good with the microphone. Fortunately, it was not the case. Racette demonstrated from her entry to the rhythm of George Gershwin’s I Got Rhythm a great ease and an enormous facility to connect with everyone. [A]s the audience did not want to leave, [s]he played a couple of encores, ending with the Maybe this time of the musical Cabaret by John Kander and Fred Ebb, which became popular at the world with the film by Bob Fosse, and where Mrs. Racette became the very Liza Minelli.”

Barbara Di Castri

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TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA-VERDI: FALSTAFF-GENNAIO 2017

“Molto centrate sia la spiritosa Quickly impersonata da Barbara Di Castri […]”
-Andrea Merli, impiaccioneviaggiatore.it 24 gennaio 2017

 

Ottima anche la prova femminile in un’opera che dá poco spazio a momenti individuali per le cantanti del gentil sesso. Alice Ford (Rocío Ignacio, soprano); Nannetta (Leonore Bonilla, soprano); Mrs. Quikly (Barbara Di Castri, mezzosoprano) e Meg Page (Manuela Custer, mezzosprano) hanno garantito una coralitá senza sbavature e piena di passione.
-Roberto Capizzi, Il Becco, 21 gennaio 2017

TEATRO REGIO DI TORINO – STRAVINSKY: THE RAKE’S PROGRESS – GIUGNO 2014

“Imponente nel suo costume di sapore felliniano la Mother Goose di Barbara Di Castri e vocalmente solida e precisa nei suoi interventi vocali […]”
-Giordano Cavagnino, gbopera, 15 giugno 2014

 

“Barbara Di Castri è stata particolarmente frizzante nella scena del bordello come Mother Goose”
-Adalberto Ruggeri, Opera World, 10 giugno 2014

 

Bene i comprimari (tra essi Barbara Di Castri, la tenutaria del postribolo)
-Attilio Piovano, Il Corriere Musicale, 12 giugno 2014

 

TEATRO PETRUZZELLI DI BARI – VERDI: FALSTAFF –NOVEMBRE 2013

“La strabiliante congenialità che questi interpreti hanno mostrato nei confronti dei rispettivi personaggi si è mantenuta anche per i due mezzosoprano, Quickly/Barbara Di Castri e Meg/Monica Bacelli […]”
-Lorenzo Mattei, gbopera, 23 novembre 2013

TEATRO REGIO DI PARMA– VERDI: RIGOLETTO – ottobre 2012

 “Barbara Di Castri ha evidenziato una bel colore vocale e un buon peso nelle vesti di Maddalena […]”
-Giosetta Guerra, teatrionline.com, 8 ottobre 2012
 
“Ben a fuoco senza inutili volgarità la Maddalena di Barbara Di Castri…”
-Patrizia Monteverdi, Operaclick, 29 ottobre 2012-11-15
 
“Barbara Di Castri era una Maddalena impetuosa, sensuale al punto giusto e ben inserita nel Quartetto.”
-Paolo Zoppi, PRAMZANBLOG, 1 ottobre 2012

LO FRATE ‘NNAMURATO, FESTIVAL PERGOLESI-SPONTINI – TEATRO COMUNALE PERGOLESI, settembre-ottobre 2011

 la convincente Luggrezia di Barbara Di Castri, ha esibito una vocalità piena e consona alle esigenze di ampiezza della strumentazione pergolesiana.”
-Andrea Zepponi, http://www.gbopera.it, 14/10/11
 

VERDI: OTELLO CHICAG SYMPHONY ORCHESTRA APRILE 2011

“Barbara Di Castri was a dramatically strong Emilia.”
-Lawrence A. Johnson Chicago Classical Review 8/4/2011
 
“Italian mezzo Barbara Di Castri, with hand on breast, added some moments of stage presence as Emilia.”
-ANDREW PATNER Chicago Sun-Times Apr 9, 2011

 
“… full and lovely notes of Barbara Di Castri’s Emilia made one eager to hear more of their singing.”
-John Yohalem, www.operatoday.com


 
“the Emilia of Barbara Di Castri came across as watchful and strong-willed; using only her hearty voice.”
-Wynne Delacoma, www.musicalamerica.com

Szilvia Voros

Prossimi impegni | Next engagements: Szilvia Vörös

Repertorio: repertorio operistico Szilvia Vörös

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WIENER STAATSOPER, Vienna – Suor Angelica (Suora Zelatrice) – febbraio 2024

“[..]von den durchwegs grandiosen Leistungen der letzteren seien Monika Bohinec als Äbtissin, Juliette Mars und Szilvia Vörös stellvertretend für ihre Mitschwestern hervorgehoben[..]”

 Snapdragon – Bachtrack

WIENER STAATSOPER, Vienna – Otello (Emilia) – ottobre 2023

” Szilvia Vöros, vielseitig einsetzbares Ensemblemitglied, macht bei ihrem Rollendebüt als Emilia, die von ihrem Ehemann Jago als Instrument in seiner Intrige missbraucht wird, einen ebenso fabelhaften Eindruck wie ihr Kollege Ilja Kazakov, der mit seinem profunden Bass dem Auftritt des venezianischen Gesandten Lodovico Autorität und Würde verleiht.”

Online Merker

Szilvia Vörös leistet wieder einmal in kleiner Rolle (als Emilia) Großes. “

Christoph Irrgeher – Der Standard

“Smaller roles were well cast and sung, the standouts being Szilvia Vörös‘ Emilia, Bekhzod Davronov’s Cassio and Leonardo Neiva’s Montano.”

Ako Imamura – Bachtrack

TEATRO PUCCINI (TORRE DEL LAGO), Trittico Scomposto (Judith) – agosto 2023

“Del medesimo lignaggio Szilvia Vörös che regala a sua volta una preformance eccellente. Dotata di uno strumento vocale generoso che mantiene rotondità anche nel registro acuto (un esempio per tutti, l’apertura della quinta porta), Vörös si segnala per il bellissimo controllo nel piano, a cui Bartók fa pure ampio ricorso in relazione al ruolo di Judith. […] La sua Judith brilla per lo spessore psicologico che le viene infuso così come per l’esecuzione musicale di altissimo livello.”

Luca Fialdini – L’Ape Musicale

WIENER STAATSOPER, Vienna – Madama Butterfly (Suzuki) – giugno 2023

Voros‘ Suzuki was equally wonderful. Beautiful voice, excellent actress. Well above average.”
Reddit

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA, Roma – Trittico Scomposto (Judith – Il castello del principe Barbablu) aprile 2023

Szilvia Vörös (Judith) was an invaluable stage presence: she captivated and showed a powerful, dramatic voice.”

Alissa Barocco – BachTrack

Szilvia Vörös, che ha una voce chiaroscurale ed un perfetto controllo tecnico, deliba tutte le corde del personaggio di Judith, dall’ingenuità, alla seduzione, fino allo sgomento per le varie scoperte.”

Stefano Ceccarelli – L’Ape Musicale

“Il mezzosoprano ungherese Szilvia Vörös è una eccezionale Judith, insistente e appassionata che delinea ogni gamma emotiva del suo personaggio.”

Fabiana Raponi – Teatro Online

“La sfida fra le due voci in campo – il mezzosoprano Szilvia Vörös e il basso Mikhail Petrenko, entrambi al debutto al Costanzi – è vinta ad armi pari per la padronanza di dizione e accenti del testo in ungherese, per l’infinita gamma di sfumature messe in campo fra il declamato, le impennate e espansioni liriche, per una prestanza scenica giovata esclusivamente fra luci e proiezioni.”
Paola De Simone – Connessi all’Opera

WIENER STAATSOPER, Vienna – GOETTERDAEMMERUNG ( Waltraute)  2022

“Ein eindrucksvolles Rollendebüt gelingt Szilvia Vörös als Waltraute. „Höre mit Sinn“, ihre an Brünnhilde gerichtete Warnung, ist intensiv ausgearbeitet Die Mezzosopranistin zeigt erneut, dass sie zu den besten und vielseitig einsetzbaren Kräften des Hauses zählt.”

WIENER STAATSOPER, Vienna – ANNA BOLENA (Smeton ) 2022

“Die junge Ungarin Szilvia Vörös sang den Smeton. […] stimmlich überzeugt sie (wie gewohnt) mit ihrem kräftigen, homogenen Mezzo.”

Online Merker (Valentino Hribernig -Körber)

“Direktor Roscic bringt neue Stimmen und neue Dirigenten nach Wien, aber er legt, wann immer es geht, auch Wert auf gute Einsätze für sein Ensemble. Szilvia Vöros ist eine starke Besetzung für den Pagen Smeton, der heimlich in Anna verliebt ist und sie vor Gericht durch falsche Aussage retten will, aber das Gegenteil bewirkt. Ihre Vielseitigkeit hat die ungarische Mezzosopranistin schon in vielen Rollen ihres Fachs unter Beweis gestellt. Diesmal zeigt sie: Man muss kein Koloratur-Alt sein, um in dieser Rolle gute Figur zu machen.”

Online Merker

“Als in Bolena verliebter Page Smeton lässt Szilvia Vörös wiederholt positiv aufhorchen.”

Pressreader (Peter Jarolin)

WIENER STAATSOPER, Vienna – NABUCCO (Fenena) 1 – 12 novembre 2021

“Le rôle de Fenena assez ingrat, bénéficie, toutefois, d’un court air au quatrième acte, air que Szilvia Vörös interprète avec une prestance et une belle voix sonore qui la distingue plus que ne l’annonçait ce second rôle.” 

Toute la Culture

WIENER STAATSOPER, Vienna – L’INCORONAZIONE DI POPPEA (Ottavia) 6 – 13 ottobre 2021

Szilvia Vörös läuft als Ottavia zur Höchstform auf: Die Verzweiflungstöne dieser Verlassenen besitzen die zerschmetternde Kraft von Wurfgeschoßen”

Wiener Zeitung

Szilvia Vörös’ Ottavia punktet mit Fülle und Durchschlagskraft in der dramatischen Spitze”

Der Standard

CD BLUEBEARD’S CASTLE – Béla Bartòk

“Her soloists – the Hungarian mezzo Szilvia Vörös and Finnish bass Mika Kares – are exceptional, relishing the music and drama of the language and the ever-darkening subtext in a way that rightly leaves so much unsaid. The intonation of both singing actors is painfully true, which in itself creates an indefinable inner tension.”

Edward Seckerson – Gramphone – June 2021

WIENER STAATSOPER, Vienna- CARMEN (Mercédès) 6 Febbraio – 9 Giugno 2021

“Tra le parti di fianco si distinguono la Frasquita di Slávka Zámečníková e la Mercédeès di Szilvia Vörös.”

Roberto Mori – Connessi all’Opera

“Attorno ai quattro protagonisti il resto del cast agisce in compiuta sinergia con ottimo rilievo per il brutale Zuniga di Peter Kellner e l’ottimo duo Mercedes Frasquita di Szilvia Vörös e Slávka Zámecníková.”

Caterina De Simone – OperaClick

WIENER STAATSOPER, Vienna- RUSALKA (Elfe), Dir. T.Hanus, R. S.E.Bechtolf, 30 Gennaio 2020, 02,04 Febbraio 2020

… Szilvia Vörös come seconda e Margaret Plummer come terza salvietta erano molto meglio.”

THE HELSINKI PHILHASRMONIC ORCHESTRA, Helsinki – BLUEBEARD’S CASTLE (Judith), Dir. S.Malkki 15,16 Gennaio 2020

“The magnificent Hungarian mezzo-soprano Szilvia Vörös made her debut in the role of Judith, the wife of the Blue Beard.
More drama was provided by the pre-reported information that Blue Beard, Mika Kares, had woken up in the morning without his voice. But there was no need for a substitute, since Kares was properly medicated and was able to sing, and did it exemplary. What we would have heard, if Kares only could have used his entire arsenal!”

Szilvia Vörös, who has been waiting for the right time for singing the role of Judith, was convincing from the first phrase onwards. Her mezzo-soprano is beautiful, bright, nuanced. The lower register is deep, both pianos and fortes can easily be heard. The scale of expressing emotions promises her a brilliant career with more and more demanding roles.”

Helsingin Sanomat

THEATRE LA MONNAIE DE MUNT – Bruxelles – LA GIOCONDA (Laura Adorno) – Gennaio  – Febbraio 2019

“Laura is a woefully underwritten role, and she is horribly reactive, but Szilvia Vörös did everything required of her and in such a way as to make you regret that we did not learn more about this character.”

Planet Hugill.com R. Hugill 5 Feb 2019

“Il trouve en Szilvia Voros, une partenaire idéale. La jeune mezzo hongroise est une véritable révélation par la beauté de son timbre charnu et par la force qu’elle est capable de conférer à cette amoureuse qui doit affronter tantôt Gioconda, tantôt son mari puis réapparaître tel un fantôme.”

Toute la culture P. Fourier 12 Feb 2019

“Figure emblématique du couple d’opéra, la jeune Laura Adorno servie par la mezzo-soprano Szilvia Vörös s’offre éclatante, exaltante d’aigus limpides,avec une diction souple, un souffle maîtrisé et une belle retenue de jeu. Noble, la voix chaude à la mesure de ses larmes nourrit un destin tragique, presque mélodramatique.”

Olyrics. 1 Feb 2019 S. Heurtebise

“La mezzo Szilvia Vörös incarne une Laura touchante tandis qu’Enzo, objet de leurs désirs, est interprété avec une belle franchise par le puissant ténor Andrea Carè. “

 Patrice Lieberman – Bachtrack.com

WIENER STAATSOPER – LES TROYENS (Anna), Dir. Alain Altinoglu, Regia David McVicar – ottobre 2018

“Neben Aeneas und den Damen gibt es nur Nebenfiguren, da muss das Ensemble her. Dass ein so „junges“ Mitglied (gerade seit Saisonbeginn am Haus) wie Szilvia Vörös gleich eine Premiere bekommt und in der Rolle als Didons Schwester Anna mit schönem, klingendem Mezzo so reüssiert, dass sie neben der großen DiDonato nicht zurückfällt – das ist ein Glücksfall. Für sie und die Staatsoper.”

Online Merker

“Dementsprechend stürmisch feierte man DiDonato am Ende dieses Abends, an dem aber noch viel mehr zu zelebrieren war, beispielsweise die großartige Leistung von Ensemblemitglied Szilvia Vörös, die ihrer berühmten Kollegin in Technik und Stimmschönheit um nichts nachstand.”

Bachtrack.com

HUNGARIAN STATE OPERA HOUSE (Budapest) – I CAPULETI E I MONTECCHI (Romeo), Dir. G. Vashegyi – maggio 2016

“[..]I found Szilvia Vörös‘ performance even more convincing. Vörös is quite young, but already a remarkable singer: a vibrant voice with a metallic top that cuts easily through the ensembles, great legato and coloratura, incredible breath control, touching expressivity and a real sense of style, she displayed perfectly what bel canto singing should sound like. Alternating between exuding youthful arrogance and tormented lovesickness, she really made Romeo come to life.”

Orsolya Gyárfás – Bachtrack.com

Dolora Zajick

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ARENA DI VERONA – IL TROVATORE (Azucena); Giugno -Luglio 2019

“Merita un paragrafo a parte la leggenda: Dolora Zajick. E’ vero che la vocalità della mezzo soprano comincia a sentire il peso di una lunghissima carriera, è vero che il volume parrebbe ridotto nella zona centrale… ma la Zajick è ancora un’immensa Azucena, con un carisma straordinario e una presa sul pubblico fortissima. Tutto nel suo canto, nei suoi accenti sembra reale, nato in quel momento, e questa è una dota che solo i più grandi artisti della storia possiedono e la Zajick è entrata a far parte di questi già da tantissimo tempo.” ierioggidomaniopera.com 

“Dolora Zajick è una grande, grandissima Azucena, veste i panni di una donna emarginata, lacerata da sentimenti contraddittori, quasi folle. Certe difficoltà motorie non fanno altro che contribuire alla creazione del personaggio molto amato da Verdi. La sua voce tanto forte quanto morbida riempie senza alcuna difficoltà tutto l’anfiteatro.”  Di Irina Sorokina L’ape musicale

 

GRAND TEATRE DEL LICEU, Barcellona- LA GIOCONDA (Laura Adorno)– APRILE 2019

“Nel ruolo di Laura Adorno il Grande mezzosoprano Dolora Zajick. Questa cantante, a 67 anni, mostra ancora un assetto vocale di tutto rispetto.” Lirica Oggi

METROPOLITAN OPERA, New York – AIDA (Amneris)– Gennaio 2019
. At this first performance of 2019, veteran mezzo Dolora Zajick, who first sang Amneris in this production in 1989, carried the performance almost single-handedly, with workmanlike but solid supporting singers. (….) But from Act 2 on, Zajick dominated the performance with conviction and courage. It was remarkable how her voice has remained undamaged over the years. While it was shrill at times in the top range, the voice still soared high to end the Judgement Scene with thrilling force. Above all, she still had an ability to produce endless legato while varying her dynamics from forte to piano”Bachetrack.com A. Imamura 8 Gen 2019

“Dolora Zajick By the start of Act Four, she was in her best form, singing with power and conviction as she raged and pleaded with the gods to spare Radamès’s life.” Newyorkclassicalreviw.com E. C. Simpson 8 Gen 2019

“I saw Ms. Zajick perform Amneris in the premier of this production some thirty years ago. She was a force of nature then, and is a wonder of nature now. This was an absolute masterclass in dramatic singing. If you get a chance to hear her in the role this season, don’t miss it. Her voice no longer has the wide palate of colors it once did, but who cares! She commanded the stage every time she step on it. Her technique is still rock solid, her diction may even be better than it once was, and her understanding of the role has only deepened with time. The entire fourth act was superb. Beginning with Zajick’s incandescent showdown with Radames, straight through the riveting, goose-bump inducing judgement scene.” Broadwayworld.com P. Danish 9 Gen 2019

METROPOLITAN OPERA – NEW YORK – DER FLIEGENDE HOLLANDAER – Aprile 2017
“Dolora Zajick made much of the minor, sinister duties allotted old Mary. The veteran mezzo-soprano rolled deftly about the stage in the post-Bayreuth wheelchair that apparently has become part of her character’s persona.”

DALLAS OPERA – THE TURN OF THE SCREW –  Marzo 2017
“One surprise was the opportunity to hear one of the world’s top Verdian mezzos, Dolora Zajick, as Mrs. Grose, the bewildered housekeeper… She makes certain that her voice fits perfectly in the small ensemble and offers a clear difference in sound to Bell’s equally formidable soprano.” (Theatre Jones, 19 March 2017) “…exquisite high pianissimos, and […]”

Juan Francisco Gatell

Informazioni

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SCHILLERTHEATER (KOMISCHE OPER BERLIN) – DIE ZAUBERFLÖTE (Tamino) – marzo 2024

“Paminas Tamino heißt Juan Francisco Gatell, er artikuliert den jungen Mann dank seines südlichen Timbres weich und lyrisch, zutiefst innerlich und an den richtigen Stellen dramatisch. Das alles passt übrigens schon glänzend zu dem, was wir sehen”

Frank Piontek – Der Opernfreund

NEW NATIONAL THEATRE TOKYO – DON PASQUALE (Ernesto) – febbraio 2024

“El tenor argentino Juan Francisco Gatell (Ernesto) es un conocido del público local por su Don Ottavio del Don Giovanni de 2019; su voz parece haberse robustecido y su canto spianato fue una auténtica delicia, fascinando también en su faceta de actor, mostrándose elegante desde su entrada en escena.”

Mika Inouchi – Ópera Actual

“そのエルネストのフアン·フランシスコ·ガテルは超美声を端正に響かせ、第3幕のセレナータの美しさも際立った。(Juan Francisco Gatell, who played Ernesto, had an extremely beautiful voice that resonated neatly, and the beauty of the serenata in the third act was also outstanding.)”

Toshiro Kazuhara – Everyday Classic Navi

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA – DIE ZAUBERFLÖTE (Tamino) – gennaio 2024

“Sul piano delle voci, in ordine di qualità eccelle in prima posizione il Tamino di tenera e nobile cantabilità del tenore Juan Francisco Gatell, già protagonista nel 2017 dello stesso allestimento al Maggio Musicale Fiorentino. Il timbro chiaro, dolcissimo e ben sonoro unito a una piena padronanza della tecnica e dello stile mozartiano fanno di Gatell un interprete di riferimento assoluto per il ruolo. Lo stile concitato dell’esordio in cui terrorizzato dal serpente (qui disegnato sulla lavagna magica) chiede aiuto esclamando in sortita “Zu Hilfe! Zu Hilfe” ne dà subito l’esatta statura e cifra, rivelandone l’efficacia in termini di gesto canoro drammatico così come, nella seguente Bildniss-Arie (aria del ritratto), l’emissione pura e il portamento in legato ricco di sfumature ne restituiscono la tempra eroica e l’etica più autentica.”
Paola De Simone – Connessi all’Opera

“Limpido il timbro di Juan Francisco Gatell, un Tamino che occupa autorevolmente il proprio spazio con il colore di un’emissione trasognata già da «Dies Bildnis ist bezaubernd schön», quando s’incanta davanti al ritratto di Pamina.
L’inflessione espressiva del suo giovanile ardore si coniuga benissimo con la seducente morbidezza degli accenti di Emöke Baráth nei panni di Pamina”

Francesco Arturo Saponaro – Music Paper

“Le voci sono superbe. Puntuale e potente quella del tenore Juan Francisco Gatell nel ruolo di Tamino scolaretto”
Marina Valensise – Le Salon Musical

Juan Francisco Gatell ha ripetuto il suo splendido Tamino, cantato con raffinata musicalità e interpretato con bella presenza scenica.”
Francesco Giudiceandrea – GBOpera

TEATRO COMUNALE BOLOGNA – ELISIR D’AMORE (Nemorino) – novembre 2023

“Applaudito Gatell nella celebre “una furtiva lacrima” del secondo atto cantato speranzoso su balle di fieno vestito da Pulcinella, se pure un Pulcinella in versione di Botero senza lacrima, che dalla canonica guancia passa nel canto. Il cantante si dimostra capace di passare, nel corso dello spettacolo, dal codice buffonesco del giovane imbranato e rifiutato, a quello del giovane innamorato lacrimoso che ha uno scatto d’orgoglio preferendo andar a morir soldato piuttosto che rinunciare ad Adina, per chiudere poi come conquistatore del cuore della sua bella non più da sconfitto, ma anche da uomo ricco.”

Radiocittà Fujiko

OPERNHAUS ZURICH (Zurigo) – LA RONDINE (Prunier) – settembre/ottobre 2023

Juan Francisco Gatell ist grossartig als Dichter Prunier, sein leicht ansprechender Tenor bewältigt die vielen Parlando-Passagen mit einer geschmeidigen, eleganten Leichtigkeit.”

Kaspar Sannemann – Oper Aktuell

“The poet Prunier was performed by Juan Francisco Gatell, his tenor lighter than Bernheim’s; he gave a very good interpretation of Magda’s soul mate. Jaho and Gatell managed to represent the strange, ambiguous relationship between Magda and Prunier, a sort of  “elective affinity” based on friendship and a shared affect.”

Laura Servidei – OperaWire

Gatell is an interesting and flexible poet, entertainer and libertine of fetching comedic ability.”

Michael Fischer – Seen and Heard International

Juan Francisco Gatell incarne un Prunier élégant et distingué, au chant soigné et stylé”

Claudio Poloni – ConcertoNet

Juan Francisco Gatell bordó su papel del poeta Prunier. Estuvo perfecto vocalmente, con un agudo bien resuelto y un estilo totalmente pucciniano y fue un buen actor.”

Javier del Olivo – Platea Magazine

Juan Francisco Gatell gibt den Prunier mit tadellos geführtem kräftigem, hellem Tenor und ist Hamoui ein überzeugender Partner.”

Jan Krobot – Online Merker

“Das aufgeräumte Buffo-Paar, der komisch-pathetische Dichter Prunier (zweiter, luxuriöser Tenor: Juan Francisco Gatell) und die sich zur Bühne berufen fühlende Zofe Lisette (quirlig silberzwitschernd: Sandra Hamaoui) putzt ungemein.”

Manuel Brug – Welt

“Und Juan Francisco Gatell, changierend zwischen Spiel- und Charaktertenor, liefert als Poet Prunier ein vielschichtiges Portrait ab.”

Alex Eisinger – Online Merker

OPERNHAUS ZURICH (Zurigo) – IPHIGÉNIE EN TAURIDE – settembre 2023

“Orestes Freund Pylade ist mit Juan Francisco Gatell (Gesang; Spiel: Jodok Schweizer) geradezu luxuriös besetzt. Es ist nichts davon zu hören, dass Gatell, der für Andrew Owens einspringt, nachmittags bereits den Prunier in «La rondine» gegeben hat. Sein Haute-Contre strahlt und glänzt ohne Einschränkungen.”

Jan Krobot – Online Merker

TEATRO COLON (Buenos Aires) – DIE ZAUBERFLÖTE (Tamino) – maggio 2023

“El tenor argentino Juan Francisco Gatell, radicado hace años en Europa y con una más que interesante carrera internacional, fue un Tamino de perfectos acentos. Seguro, musical, con buena llegada a los agudos y con inmaculada línea de canto.”

Gustavo Gabriel Otero – Mundo Clásico

Juan Francisco Gatell en plenitud de medios compone un magnífico Tamino con voz bien timbrada y en perfecto dominio del estilo.”

Donato Decina – De Paraíso para Usted

Juan Francisco Gatell compuso un Tamino de voz potente, musicalidad y matices”

Eduardo Balestena – D994 Música Sinfónica

TEATRO PALLAS (Grecia) – IPHIGENIE EN TAURIDE (Pylades) – marzo 2023

“Los grandes cantantes de la noche fueron, sin duda, Juan Francisco Gatell como Pylades y el Orestes de Philippe-Nicolas Martin. El primero hizo gala de un fraseo elegantísimo y una musicalidad excelsa, amén de una dicción impecable. Martin gustó mucho, también, por un timbre evocador y por su entrega dramática.”
Albert Garriga – Opera Actual

“Bien plus attentifs au texte, passant mieux l’orchestre aussi, Philippe-Nicolas Martin (Oreste) et Juan Francisco Gatell (Pylade) sont les vrais héros de l’affaire. Leurs deux timbres se marient et se complètent idéalement, leurs lignes se suivent aisément, leur expressivité ne sombre jamais dans le superfétatoire, laissant la musique maîtresse légitime des lieux.”

Anne Ibos-Augé – DIAPASON La vague classique

TEATRO LA FENICE DI VENEZIA – IL MATRIMONIO SEGRETO (Paolino) – febbraio 2023

“Esordisce quale Paolino un tenore squisitamente lirico qual’è Juan Francisco Gatell, e c’è da chiedersi come mai nessuno abbia innanzi pensato prima a questo cantante dotato d’un bel timbro squillante, disinvolto nelle agilità, capace d’un fraseggio oculato, fantasioso e vario.”

Gilberto Mion – Teatro.it

“Tenor Juan Francisco Gatell produced an excellent portrait of Paolino. Always deferential to Geronimo and lovingly devoted to Carolina, he also successfully captured the anxieties, concerns, and insecurities that dominated his thoughts. His singing was detailed, delicately wrought, and elegant.”

Alan Neilson – Operawire

“Il tenore argentino Juan Francisco Gatell, di casa alla Fenice dove ha già cantato in diverse produzioni, affronta senza problemi la tessitura acuta e in qualche punto davvero scomoda, di Paolino, caratterizzando al meglio i momenti larmoyant della sua parte.”

Stefano Pagliantini – Rivista Musica

Juan Francisco Gatell è un Paolino reso nel segno di mozartiana eleganza.”

Stefano Nardelli – Giornale della Musica

Juan Francisco Gatell opte en servant Paolino pour une cadence langoureuse et une incarnation discrète. Ce n’est que dans les airs qu’il montre sa voix agile et ses accents.”

Maggiolen Uscotti – Olyrix

“Omar Montanari è al solito magistrale nelle parti che orbitano intorno alla grande nube dei buffi: ha sempre il colore e l’accento giusti, ritmicamente non sgarra neanche nei sillabati più stretti e tratteggia un Conte Robinson di irresistibile simpatia. Mutatis mutandis, il discorso è applicabile a Juan Francisco Gatell, che domina senza esitazioni la scrittura (seppur la direzione non gli vada sempre incontro), con una voce che pur avendo mantenuto l’estensione e la timbratura chiara degli esordi ha imparato a correre in sala con una facilità sorprendente.”

Paolo Locatelli – Operaclick

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA – L’ELISIR D’AMORE (Nemorino) – gennaio 2023

“Spiccate doti attoriali evidenti anche in Juan Francisco Gatell che restituisce un Nemorino tanto ingenuo quanto romantico, in cui tutto è perfettamente bilanciato: la postura e i movimenti scenici sottolineano un personaggio semplice e goffo, a tratti, buffo; il bel colore del suono e le ponderate intenzioni vocali, invece, evidenziano un personaggio dalla grande sensibilità. È così che la sua “furtiva lagrima” diventa, a tutti gli effetti, una romanza dal carattere romantico.”

Eleonora Cipolla – Opera Libera

Juan Francisco Gatell ha cantato spesso il ruolo di Nemorino e l’assidua frequentazione della parte è ben tangibile …il canto è sempre morbido e sfumato, il fraseggio pertinente e di immediata comunicativa. E, grazie al cielo, il suo Nemorino potrà essere ignorante (non sa chi è Isotta), ingenuo (crede subito alle frottole di Dulcamara), impacciato (ce ne mette per farsi amare da Adina) ma non risulta mai stupido. Gatell ha poi dalla sua una figura che ha ancora qualcosa di adolescenziale nell’aspetto e una capacità di stare in scena attirandosi immediatamente le simpatie del pubblico. Impossibile non fare il tifo per lui nella lotta per il cuore di Adina.”

Daniele Galleni – OperaClick

THEATRE ROYAL DE LA MONNAIE (Bruxelles) – DER ROSENKAVALIER (Ein Sänger) – ottobre/novembre 2022

“Da notare un breve, intenso cameo: Juan Francisco Gatell interpreta l’aria in italiano “Di rigori armato”. Da brividi, commovente.”
Giovanni Zambito – Fattitaliani

“Hij past dat begrip ook toe op de beroemde solo van de tenor. Geen pronte Italiaanse uitstraling heeft Juan Francisco Gatell, maar hij komt op als een oude man met een hoedje en in een versleten regenjas. Navrant klonk zijn ‘Di rigori armato il seno/ Met een sterk gewapend hart’ terwijl hij schuifelend over het toneel liep. Ach ja, hij zingt die solo als sinds de wereldpremière in 1911. Overigens klonk Gatell’s tenor als een klok.”
Franz Straatman – Place de l’Opera

Juan Francisco Gatell montre toute la santé bête qu’on est en droit d’attendre d’un ténor italien lorsqu’il est croqué par Richard Strauss.”
Dominique Joucken – Forumopera

Juan Francisco Gatell meistert dies mit Grandezza.”
Hans Reul – Grenzecho

“…le chanteur exemplaire de Juan Francisco Gatell.”
Paul Fourier – Toute La Culture

Juan Francisco Gatell est sollicité pour les trois minutes de l’air du ténor et s’amuse de cette pochade opératique raillant les « tics » des divos transalpins avec tout le chic nécessaire.”
Benedict Hévry – ResMusica

Juan Francisco Gatell was luxury casting as the Italian Singer, dispatching his arioso with passion and an easy top.”
Operatraveller

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA – ALCESTE (Admète) – ottobre 2022

Juan Francisco Gatell un grande tenore, che sembra più adatto a Donizetti che ad un ruolo così drammatico come quello di Admète, ha invece sorpreso tutti per l’eleganza e l’intensità della sua prestazione.”

Umberto Asti – Teatri.it

Juan Francisco Gatell, assiduo frequentatore del palco dell’Opera di Roma, porta a casa una buona serata come Admeto. La voce, dal timbro chiaro tendente a scurirsi sugli acuti, c’è e corre, e insieme alla voce si nota anche un buon coinvolgimento recitativo e una buona capacità comunicativa, sia attraverso il gesto scenico e le espressioni facciali, sia attraverso il convincente fraseggio.”

Michelangelo Pecoraro – OperaClick

“Commovente il travagliato Admeto di Juan Francisco Gatell, che si conferma tenore di raffinata educazione teatrale e musicale.”

Dino Villatico – Gli Stati Generali

“Il tenore Juan Francisco Gatell debutta nel ruolo di Admète con grande piglio interpretativo lasciando emergere completamente nel terzo atto il suo timbro squillante che il pubblico romano ben conosce e apprezza.”

Loredana Margheriti – Progetto Italia News

Juan Francisco Gatell è un Admeto che trasmette intensa partecipazione emotiva nell’attento fraseggio, nel bello smalto vocale, nella condotta scenica.”

Francesco Arturo Saponaro – Music Paper

“Il suo sposo Admète era Juan Francisco Gatell: confesso che all’inizio un tenore leggero in questo ruolo mi è sembrato un mistcasting, ma mi sono dovuto presto ricredere ascoltando la calibrata eleganza del suo canto, che coglieva la dolorosa rivolta e la sofferenza profonda per la decisione della moglie di morire al suo posto.”

Mauro Mariani – Giornale Della Musica

“What a pleasure it was to hear Gatell’s freedom of vocalism as Admète. The role holds no terrors for his focused, bright tenor, with an easy top, soaring with ease through the textures. His diction was also highly comprehensible, also digging out for meaning and finding beauty in both the text and his impeccably phrased lines.”

Operatraveller

“Molto bravo è apparso Juan Francisco Gatell, Admète, sia per la espressività vocale che per la prestanza scenica.”

Francesco Giudiceandrea – GBOpera

“Molto apprezzato, il tenore Juan Francisco Gatell, presenza consolidata all’Opera, che tratteggia un Adméto impetuoso e vocalmente molto brillante.”

Fabiana Raponi – TeatriOnline

“Al suo fianco, dal secondo atto in poi, c’è l’Admète del tenore Juan Francisco Gatell, voce chiara ma robusta, sempre ben proiettata secondo una linea che, in via graduale, aumenta in sostanza dinamica e timbrica man mano che il personaggio, di minor virilità rispetto alla coraggiosa Alcesti in Euripide, cresce in statura e coraggio. Fra gli apici se ne segnalano i confronti in duetto con la moglie al secondo e al terz’atto.”

Paola De simone – Connessi all’Opera

“Per l’Admète del tenore Juan Francisco Gatell vale in linea di massima lo stesso discorso. Molto presente qui all’Opera di Roma dove ha sempre offerto buone prestazioni vocali, riesce anch’egli ad abbinare eleganza e vocalità ma con una maggiore sicurezza nel registro acuto rivelandosi ottimo interprete per questa visione del capolavoro gluckiano.”

Claudio Listanti – About Art

“Admeto è il tenore Juan Francisco Gatell al suo debutto nel difficile ruolo. Ottima interpretazione di un marito che non trova pace e che non può vivere senza il suo grande amore, reso credibile da una voce che è una vera delizia per chi ascolta, un cantante con una luminosa carriera sempre in ascesa.”

Mirko Bartolucci – Arte e Arti

OPERA DE ROUEN (Normandie) – DIE ZAUBERFLOTE, (Tamino) – giugno 2022

“Habitué aux emplois rossiniens, Juan Francisco Gatell, guère aidé par un costume tiré d’une planche de Tintin, apporte à son Tamino un soupçon de latinité qui pourra rappeler Francisco Araiza.”

Clément Taillia – ForumOpera

“Tamino (en pyjama pour montrer qu’il sert de lien et de guide entre rêve et réalité) est porté par Juan Francisco Gatell. Le ténor compose vocalement la bravoure face au danger de son personnage par son chant très intense dans son ancrage, sa projection, son vibrato et son timbre pincé mais épaissi (mais qu’il sait alléger en le soulevant vers les cimes).”

Charles Arden – Olyrix

TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO (Firenze) – ORPHÉE ET EURYDICE, (Orphée) – aprile 2022

Juan Francisco Gatell che fino a ieri vestiva i panni dell’amoroso, del povero Ernesto lacrimoso donizettiano, grazie a questa prova di resistenza e di interpretazione tanto impegnativa -tiene sostanzialmente da solo tutto il primo atto-si guadagna i galloni di un passaggio di classe. Prende peso, drammaticità. Sembra persino finalmente invecchiato. Non canta solo bene. Fa teatro.”

Carla Moreni – Il Sole 24 Ore, Domenica 17 Aprile 2022

Gatell è (da sempre) un interprete dalla grande intelligenza musicale, dalla voce piena, bella che qui piega diligentemente (e colora di un’inaspettata malinconia) alla scrittura di Gluck.”

Pierachille Dolfini – L’Avvenire, Domenica 17 Aprile 2022

“La menzione d’onore va al tenore Juan Francisco Gatell nel ruolo di Orphée. Nella recita di cui parliamo, la seconda, era prevista un’altra presenza. Ma Michele Agostini non era disponibile e Gatell ha ripreso la parte a sole 24 ore dall’inaugurazione. Si è trattato di uno sforzo vocale e fisico non indifferente, dove il tenore ha cantato in continuo movimento, anche strisciando in scena, affrontando le parti più acute (quelle dell’haute-contre) con naturalezza. Il timbro e la musicalità hanno fatto il resto.”

Michele Manzotti – Le Salon Musical

“Ottimamente calato in uno spettacolo tanto impegnativo per il suo interprete principale un Juan Francisco Gatell nel pieno della sua maturità espressiva, il quale si muove sul palcoscenico da attore e mimo consumato, ma soprattutto arricchisce il suo Orphée di una varietà di accenti e di una ricchezza di fraseggio esemplari. Vocalmente il ruolo è di difficoltà micidiale, prevedendo una tessitura altissima e una lunghezza sfiancante, a maggior ragione se l’opera viene eseguita, come in questo caso, senza alcun intervallo.”

Fabrizio Moschini – OperaClick

“Non da meno risulta poi il cast, capeggiato in tutti i sensi dal protagonista. Juan Francisco Gatell è un Orphée fragile e umano. La voce chiara e ben proiettata si muove senza problemi nella tessitura del ruolo”

“A fare veramente la differenza è tuttavia la combinazione di fraseggio cesellatissimo, in cui ogni nota e sfumatura risultano studiate e meditate, e immedesimazione nel personaggio: ne viene fuori un completo anti-eroe, un uomo comune come tanti di fronte alle sue paure e alle sue ansie. Si aggiunga la disinvoltura scenica con cui il tenore riesce a stare sempre sul palco tra canto, recitazione e danza, e si ottiene una esibizione davvero lodevole per tenuta e pregnanza.”

Filippo Antichi – Connessi all’Opera

“Costantemente in scena l’Orphée con Juan Francisco Gatell, tenore capace di gestire la tessitura articolata in L’espoir renaît dans mon âme come la sottile malinconia nel celebre inserimento parte J’ai perdu mon Euridice. Molto attento a gestire la linea del canto, dimostrando di reggere la fatica della parte e di una regia che gli richiedeva anche azioni sceniche e coreografiche fino alla conclusione con il trio Tendre Amour e il finale, costruito su un continuo contrappunto, l’Amour Triomphe.”

Federica Lanizza – Sipario

“un  cast canoro di altissimo livello: Anna Prohaska (Euridice), Juan Francisco Gatell (Orphée) e Sara Blanch (Amore). Attesissimo il tenore argentino e, al di là delle doti indiscutibili – tutte confermate – frutto di una professionalità non comune che si basa su studio e lavoro approfonditi, è riuscito a stupire per la freschezza e la modernità del suo personaggio capace di rappresentare angosce e paure odierne.”

Katty Colzi – Arte e Arti

Juan Francisco Gatell affronta con estrema dedizione il ruolo di Orphée. La sua è un’interpretazione articolata e raffinata, nella continua tensione per aderire alla scrittura musicale e alla declamazione del testo. Ogni sillaba, ogni nota viene intonata con attenzione e modulata con intensità; ogni gesto definisce una presenza scenica incisiva e magnetica. Morbida e bella la dizione del francese ed eccellente l’intonazione del verso, sovente in stile aulico, quasi affettato, nel gusto francese della tragedie lyrique.”

Andrea Poli – Opera Libera

DONIZETTI OPERA (Bergamo) – MEDEA IN CORINTO, S. Mayr (Giasone) – 20/27 novembre, 4 dicembre 2021

“L’impervia tessitura di Giasone era stata scritta su misura per il tenore Andrea Nozzari e trova in Juan Francisco Gatell l’interprete adatto: note insolitamente basse si alternano a vette acute affrontate con agio dal belcantista argentino che riesce a dare carattere a un personaggio di certo non empatetico in questa vicenda.”

Renato Verga – Operaincasa

Juan Francisco Gatell è un Giasone di linea vocale duttile e morbida, molto musicale e attento al fraseggio”

Fabio Larovere – Connessi all’Opera

“Oggetto del desiderio, Juan Francisco Gatell, in gran forma per smalto squillo e intelligenza interpretativa, coglie nel segno le velleità di Giasone, il ragazzo scapestrato e fascinoso che nella mezza età si ostina a indossare il giubbotto di pelle, a fare il ribelle, a pretendere senza dare, finché tutto non gli si ritorcerà contro.”

Roberta Pedrotti – L’ape musicale

Juan Francisco Gatell è sempre una certezza: agile nei movimenti ed ancor più con la voce, regala sempre una emissione di livello, elegante.”

Renzo bellardone – Palermomania

“Giasone, dont le rôle est moins tendu, est échu à Juan Francisco Gatell. Si la musicalité du chanteur est connue, on découvre à quel point il a su entrer dans le plan du metteur en scène et camper ce personnage de mari fatigué qui oscille entre impatience, colère et compassion. Malgré quelques passages ardus qui le contraignent à descendre beaucoup, il conserve une émission homogène et c’est un plaisir de l’écouter.”

Maurice Salles – ForumOpéra

Juan Francisco Gatell ha dato corpo e voce ad un centratissimo Giasone. Bravissimo nell’interpretare l’uomo sfaccendato, che se ne va a zonzo per il mondo senza combinare nulla di buono, tornando a casa più spiantato di quando era partito, in preda ai suoi tormenti e rimorsi, soprattutto nei confronti dei figli. Buona anche la resa vocale di una parte complessa che richiede grande duttilità, canto di agilità ma anche accenti veementi.”

Danilo Boaretto – Operaclick

“Giasone è Juan Francisco Gatell, tenore specializzato nel belcanto, in particolare rossiniano. Fin dalla prima frase, infatti, sfoggia acuti facili e sicuri e propone un canto sempre elegante e composto. Come Medea, anche il suo personaggio rimane in scena per moltissimo tempo, richiedendo molto all’interprete sia dal punto di vista canoro che attoriale. Molto bene il duetto con Creusa del secondo atto, “Non palpitar, mia vita” e l’aria “Amor, per te penai”.”

Roberto Cighetti – The.blogartpost

Juan Francisco Gatell disegna un Giasone tormentato e capace di modellarsi plasticamente sul dettato registico il tutto con padronanza assoluta dei suoi luminosi mezzi vocali.”

Alessandro Cammarano – Le Salon Musical

“I due ruoli tenorili sono micidiali per difficoltà. Juan Francisco Gatell (Giasone) ha convinto per la credibilità infusa al personaggio e l’argentina qualità di un timbro che non teme i vertici del pentagramma, unita ad una consapevolezza di fraseggio da musicista di classe.”

Nicola Salmoiraghi – i Teatri dell’Est

Juan Francisco Gatell sang Giasone in his chestnut-toned tenor, unflinching in its highest reaches. He dispatched his music with energetic commitment, an easy line and a stage presence that was magnetic.”

Operatraveller

“Di uguale rilievo il Giasone di Juan Francisco Gatell, un borgataro pasoliniano nella visione registica. La linea vocale è salda e compatta e si espende con facilità nel registro superiore; il timbro squisitamente lirico ed il colore ambrato del mezzo contrastano piacevolmente la grettezza del personaggio. Credibile e disinvolto sulla scena, centra il personaggio grazie ad una totale padronanza dell’accento che è sfumato e sempre pertinente.”

Marco Faverzani / Giorgio Panigati – OperaLibera

FESTIVAL D’AIX EN PROVENCE – FALSTAFF (Fenton) – Luglio 2021

“Le Fenton de Juan Francisco Gatell est charmant et charmeur. Il assure l’incise bel cantiste dans ses précieux duos romantiques, mais toujours un tantinet lubrique, avec sa Nannetta. Le timbre est doré, délicatement, et sait gagner en volume quand le personnage est pris par l’action (« Dal labbro il canto estasiato vola »).”

Florence Lethurgez – Ôlyrix

“…el Fenton suave y soñador de Juan Francisco Gatell (el Ferrando del inolvidable Così fan tutte de Michael Haneke), que estuvo magnífico en sus escenas con Nannetta y en su soneto del tercer acto.”

Luis Gago – El País

“…la tendresse de Juan Francisco Gatell, Fenton au ténor juvénile et distingué.”

Patrick Di Maria – Journal La Marseillaise

PALAU DE LES ARTS REINA SOFIA (Valencia) – FALSTAFF (Fenton) – Marzo 2021

“Hizo un canto de los grandes, como también Juan Francisco Gatell, tenor de voz bien forjada y bello timbre para un Fenton de altura. Deleitó con su “Dal labbro il canto“, interpretado como el mejor de los históricos: pura belleza.”

Jacobo Ríos-Capapé Carpi – Culturplaza

“decididamente excepcional la parejita belcantista de Nanetta y Fenton, deliciosamente encarnada por la soprano tarraconense Sara Blanch y el tenor argentino Juan Francisco Gatell.”

Justo Romero – Scherzo

“Sara Blanch und Juan Francisco Gatell bilden als Nanetta und Fenton ein überzeugendes Liebespaar und erfreuen mit zwei jungen klaren und höhensicheren Stimmen. Dazu gelingt dem am Fuß verletzten Tenor mit Krücken ein artistisches Kunststück auf der Bühne.”

Helmut Pitsch – Opera Online

THEATRE ROYAL DE LA MONNAIE– COSÌ FAN TUTTE  (Ferrando) – DON GIOVANNI (Don Ottavio) –  Febbraio-Marzo 2020

Juan Francisco Gatell est idéal en Don Ottavio : une sensibilité tendre, une présence scénique rayonnante, à l’image de sa voix qu’il modèle à son bon vouloir. Son air du premier acte lui permet de déployer des phrasés d’une grande souplesse et un éventail de couleurs resplendissantes.” Valentin GautronBachtrack 

Juan Francisco Gatell donne une épaisseur rare à son Don Ottavio, tant par une présence scénique irréprochable que par un timbre pur magnifié par un art souverain du legato.”  Benedict HévryResMusica 

 “…Juan Francisco Gatell überzeugt in den heiklen Arien des Ottavio mit stabilem, kühl schimmerndem Tenorglanz.” Michael Struck-SchloenSüddeutsche Zeitung 

“…tandis que Juan Francisco Gatell, nonobstant tout ce qui est imposé à son personnage, arrive à donner de la substance à Don Ottavio même au-delà des deux airs principaux.” Nicolas Blanmont – La Libre

Juan Francisco Gatell en Don Ottavio marque une finesse vocale redoutable, très lyrique et sensible. Presque efféminée, la voix se pare d’ornementations expressives, d’un chromatisme très évocateur pour le ténor, très bel-cantiste, l’allure de bourgeois incompris et superflu, pourtant prêt à tout par amour.” Soline Heurtebise – Olyrix

“La palme revient néanmoins au prodigieux Juan Francisco Gatell en Don Ottavio.” Camille De Rijck – Musiq’3

“…en de prachtige tenor Juan Francisco Gatell als Ferrando en Don Ottavio.” Stephan Moens – De Morgen 

Juan Francisco Gatell als lyrischer Ferrando und Ottavio mit unendlichem Atem” Jan Brachmann – Frankfurter Allgemeine

“Certaines voix sont réellement splendides et particulièrement bien distribuées : ainsi le Ferrando de Juan Francisco Gatell, remarquable de justesse, de vaillance et d’expressivité vocale fait merveille. Il avait d’ailleurs déjà assumé le rôle avec brio lors de la dernière production de Cosi à la monnaie en 2013-14 dans la mise en scène de Michaël Haneke. Le même chanteur est tout aussi bon dans le rôle de Don Ottavio, mais dans une veine plus sobre.” C. Jottrand – Forumopera

” Très belles prestations du ténor argentin Juan Francisco Gatell en Ferrando… ligne de chant toujours soignée…”P. Lieberman- Bachtrack

“Les voix du duo masculin viennent avec brio compléter l’harmonie. Pour le rôle de Ferrando, le ténor argentin Juan Francisco Gatell offre un organe très riche, ornementé avec un lyrique très italien, bel canto. Légèrement pincée la ligne est véloce, la diction précise, et le chanteur réussit le tour de force d’un chant tout autant naturel que le jeu.” Soline Heurtebise – Olyrix

“Ottimi poi sia il tenore argentino Juan Francisco Gatell, che con la sua dolce e melodiosa voce  rende amabile anche Don Ottavio, tra i più applauditi…”  A. Torretta, Giornale della musica

“Esibizioni molto belle del tenore argentino Juan Francisco Gatell…” P. Lieberman, bachtrack.com

TEATRO REAL–  MADRID–  L’ELISIR D’AMORE (Nemorino) – Novembre 2019

“Straordinario il Nemorino di Juan Francisco Gatell. Il tenore argentino offre una performance davvero eccezionale, riuscendo a rendere con straordinaria autoironia e incredibile agilità fisica, la goffaggine di Nemorino, il suo smarrimento, ma anche gli aspetti più puri del suo carattere. Gatell diverte ma ancor meglio canta, come si ascolta nel duetto iniziale, nel “duello” con Belcore e nella celebre romanza “Una furtiva lagrima”, applauditissima dal pubblico. L’emissione è chiara, gli acuti raggiunti con facilità.” Maria Teresa Giovagnoli – MTG Lirica

“Gatell tiene un timbre precioso, un fraseo elegante y, desde luego, es un actor de categoría.” Manuel Cuéllar – El Asombrario

“Sirva como ejemplo la cápsula de ‘Una furtiva lágrima’. La trepidación del espectáculo se detiene para que Francisco Gatell pueda mecerse en el columpio de la música de Donizetti. Canta con gusto, sensibilidad y pulcritud el tenor argentino. Y proporciona un pasaje de sosiego en medio de la congestión sensorial, como si la ópera fuera el reflejo de la saturación sensorial en que vivimos, menos mal que con los teléfonos móviles obligatoriamente apagados.” Rubén Amón – El Confidencial

TEATRO DELL’OPERA– ROMA – DON GIOVANNI (Don Ottavio) –Settembre 2019

“…un super Juan Francisco Gatell, eroico nell’andare in scena con una gamba fratturata, ma soprattutto impareggiabile nella tecnica, nel gusto, nella musicalità, nella bellezza di suono che offre a Don Ottavio, capace di emozionare con un perfetto Il mio tesoro intanto. Vertice emotivo insieme alla Serenata cesellata da Arduini e al Vedrai carino di Marianne Croux…”. Pierachille Dolfini

ROSSINI OPERA FESTIVAL– PESARO – DEMETRIO E POLIBIO (Demetrio) – Agosto 2019

“L’ottimo tenore Juan Francisco Gatell (di cui il pubblico del ROF ricorda un magnifico Almaviva nel 2012 e nel 2014) dà voce al Demetrio del titolo, re di Assiria: con un’emissione piena e compatta e un timbro divenuto negli anni più scuro, Gatell si misura con tutte le difficoltà della parte (che fu di Domenico Mombelli) differenziando adeguatamente gli affetti nei vari momenti dell’opera.” Michele Curtis – GBOpera

TEATRO CARLO FELICE – GENOVA – DON PASQUALE (Ernesto) – Marzo 2019

“Spicca accanto a lei anche il tenore argentino Juan Francisco Gatell: il suo Ernesto è ricco di sfumature, il bel colore timbrico unito alla sicurezza dell’emissione e della linea di canto (in particolare del legato), fanno rientrare perfettamente Gatell nella categoria dei tenori  “di grazia”. Spiccano la serenata notturno del terzo atto (“Com’è gentil”) e  il “Tornami a dir che m’ami”, in duetto con Norina, da considerarsi tra i momenti più godibili della recita.”W. G. Costabile Cisco GbOpera.it 10 Marzo 2019

“Meglio Juan Francisco Gatell, bel timbro chiaro e delicato da tenore leggero, ha buon fraseggio e ricerca apprezzabili sfumature” B. Castellani Operclick.com 11 Marzo 2019

“Il nipote Ernesto, è stato affidato al bravissimo Juan Francisco Gatell. Bella la voce, chiara la dizione e bene anche il lato attoriale. Squillo e fiati non gli sono mancati, per non dimenticare il raffinato gusto musicale che è emerso al terzo atto nella Serenata.”S. Margarone musicandosite.com 11 Marzo 2019

TEATRO LA FENICE – VENEZIAIL RE PASTORE (Alessandro Magno)Febbraio 2019

“Juan Francisco Gatell ha dato ad Alessandro il decoro brillante e la illuminata sapienza del personaggio, grazie a una linea di canto duttile e ben timbrata” Lesalonmusical.it C. Galla 15 Feb. 2019

“ Note solo positive anche per le parti tenorili: Juan Francisco Gatell ha dato ad Alessandro il decoro brillante e la illuminata sapienza del personaggio, grazie a una linea di canto duttile e ben timbrata”Cesaregalla.it C. Galla 16 Feb 2019

“Alessandro è impersonato con nobiltà d’accento da Juan Francisco Gatell” Teatro.it G. Mion 15 Feb. 2019

“…un cast di primo livello diviene il contesto ideale alla chiara e delicata incisività vocale del tenore Juan Francisco Gatell, vera star di questa produzione.”
Alberto Massarotto – Non Solo Cinema 23 Febbraio 2019

TEATRO DELL’OPERA DI ROMADIE ZAUBERFLOETE (Tamino) – Ottobre 2018

“Nel cast ha brillato il tenore Juan Francisco Gatell come Tamino, con voce morbida e calda”
Luca Della Libera – Il Messaggero

“Tra i protagonisti, eccellono Juan Francisco Gatell, che è spesso ospite del Teatro dell’Opera (dove ha già incarnato, tra l’altro, il ruolo di Tamino) e Armanda Forsythe. A quaranta anni, età in cui la voce dei tenori si brunisce, Gatell mantiene la trasparenza e chiarezza di tenore lirico leggero di agilità , il legato e la purezza di emissione che mi colpirono quando lo ascoltai la prima volta nel 2005 al Maggio Musicale Fiorentino.”
Giuseppe Pennisi – Il Sussidiario

“A partire da Pamina e Tamino. Amanda Forsythe e Juan Francisco Gatell sono una coppia decisamente felice: belle le dinamiche, dai piani o pianissimi agli acuti fulgidi, valida l’interpretazione, sia nel linguaggio del corpo che nel fraseggio, ottima la musicalità e l’espressività; Dies Bildnis ist bezaubernd schön e Ach, ich fühl’s sono tra i momenti migliori della serata.”
Michelangelo Pecoraro – Opera Click

TEATRO REGIO DI TORINO- DON GIOVANNI (Don Ottavio)– Giugno Luglio 2018

“Juan Francisco Gatell (Don Ottavio) lavora molto sulla punta, assesta belle mezze voci in «Dalla sua pace» e si fa sonoramente apprezzare per l’audacia palesata nella seconda aria.”
Antonino Trotta – L’Ape musicale

“Gatell’s portrayal of Don Ottavio was so successful that one completely understood why, following Don Giovanni’s demise, Donna Anna preferred to postpone the wedding for a year – no doubt in the hope he would disappear into a monastery somewhere. He possesses a delicate, light sweet-sounding tenor. The aria “Il mio tesoro” in which he sings of his romanticized version of love for Anna, and his equally unrealistic intention of avenging her father’s murder, was beautifully delivered; it was graceful, elegant and displayed a fine technique.”
Alan Neilson – Operawire

“…piacevolmente sorprendente il Don Ottavio di Juan Francisco Gatell…”
Attilio Piovano – Il Corriere Musicale

Bruno Lazzaretti

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TEATRO PETRUZZELLI (Bari) – TURANDOT (Altoum) – settembre 2023

“Bene anche Bruno Lazzaretti come Altoum, il quale offre un’apprezzabile interpretazione dell’anziano imperatore, per una volta impersonato da una voce tecnicamente corretta, non oscillante e con sonorità ultraterrene, com’è spesso capitato di ascoltare in talune edizioni del passato.”
Paola Labarile – Opera Libera
“Efficaci e puntuali sono poi stati il tenore Bruno Lazzaretti nella parte di Altoum,…”
Eraldo Martucci – Operaclick

TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA – ANDREA CHENIER – ottobre 2022

” [..]merita una menzione speciale l’Incredibile impersonato dal tenore Bruno Lazzaretti, semplicemente perfetto nei panni del mellifluo personaggio della spia.”

Andrea Merli – Impiccioneviaggiatore (I Teatri dell’Est-Opera senza confini)

“Assai curate le parti non protagonistiche. Cristina Melis era una Bersi autorevole che si beveva le difficoltà non indifferenti della parte risultando vincente anche delle bordate orchestrali scatenate nella sua replica all’Incredibile, il quale si giovava degli accenti sottili, insinuanti, mai sopra le righe di Bruno Lazzaretti.”

Silvano Capecchi – Operaclick

“con ottimi professionisti degni anche di parti più consistenti tutti da nominare ed applaudire Vittorio Vitelli ( Roucher), Nicolò Ceriani (Fouquier-Tanville), Stefano Marchisio ( Pietro Fleville), Alessio Verna (Mathieu), l’incisivo Incredibile di Bruno Lazzaretti [..]”

Cristina Miriam Chaffoni – Le Salon Musical

TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA – TOSCA – gennaio, febbraio 2022

Bruno Lazzaretti metteva a frutto la sua esperienza nel disegnare uno Spoletta che alternava paura e cinismo.”
Silvano Capecchi-OperaClick

SASSARI – MADAMA BUTTERFLY – ottobre 2021

“Nella consueta tradizione un po’ caricaturale del personaggio ha ben figurato il Goro di Bruno Lazzaretti
Gabriele Verdinelli-GBOPERA

TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA – LA BOHEME – giugno/agosto 2021

“Fantastici anche tutti i ruoli di contorno per l’ottima presenza scenica: Benoît /Alcindoro è Bruno Lazzaretti
Maria Teresa Giovagnoli
 
“Nei due cast che si avvicendano, spicca la conferma di Bruno Lazzaretti come impagabile Benoit e Alcindoro, che nulla ha di macchietta ma raddoppia il tipo vero e tragico del borghesuccio compiaciuto gaudente tardivo, vittima ridicolizzata dai propri vizi non meno delle ragazze sbandate che lo usano e ne sono usate. Il tutto con leggerezza sapientemente umoristica.”
Roberta Pedrotti-L’Ape Musicale
 
“Del cast originario restano solo Bruno Lazzaretti (Benoît e Alcindoro), che replica le due gustose figurine disegnate in punta di forchetta, tra l’altro irreprensibile vocalmente in due ruoli spesso luogo deputato di insopportabili istrionismi.”
Silvano Capecchi-OperaClick

BARI – TEATRO PETRUZZELLI –LA BOHEMEdicembre 2019

Bene anche Bruno Lazzaretti nel doppio ruolo di Benoit e Alcindoro” OperaClick Danilo Boaretto

TEATRO REGIO DI TORINO- TOSCA (Spoletta)ottobre 2019

Bruno Lazzaretti, che ricordavamo come interprete mozartiano e barocco, è uno Spoletta in punta di forchetta, impeccabile tanto vocalmente quanto dal punto di vista interpretativo“.
Giordano Cavagnino – GB Opera

TEATRO COMUNALE DI SASSARI – LA BOHEME (Benoît e Alcindoro)dicembre 2018

“Applausi meritati anche a Bruno Lazzaretti
L. Foddai Sardegnadies 10 Dicembre 2018

TEATRO GIUSEPPE DI STEFANO – TRAPANI – LA TRAVIATA (Gastone)agosto 2018

Bruno Lazzaretti fa di Gastone uno strepitoso anziano cumenda con il riporto.”A. Mattioli. LA stampa
“godibile il ridicolo Gastone di Bruno Lazzaretti” La traviata – Trapani Agosto 2018 da www.teatro.it G. Di Stefano

“Funzionale la prova di Bruno Lazzaretti nel doppio ruolo di Benoit e Alcindoro” La Boheme Teatro Comunale di Bologna gennaio 2018 – R. Mori. Connessiallopera.com

TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA – BOHEME  (Benoît e Alcindoro)– gennaio 2018

Bruno Lazzaretti offre un’ottima prova nel doppio ruolo di Benoît e Alcindoro”

Alessandro Cammarano, Le Salon Musical, 19 gennaio 2018

TEATRO SAN CARLO – NAPOLI – LA FANCIULLA DEL WEST (Nick)dicembre 2017

“il sentimentale e tenero Nick di Bruno Lazzaretti
Luigi Paolillo, Fermata Spettacolo, 15 dicembre 2017

“Tutti molto ben assortiti gli altri componenti del cast: Bruno Lazzaretti (efficace Nick)”
Bruno Tredicine, Operaclick, 15 dicembre 2017

“Più che all’altezza il resto del nutrito cast, in cui spiccano Bruno Lazzaretti (Nick) “
Sergio Palumbo, Cultura Spettacolo, 14 dicembre 2017

 

Matteo Guerzè

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Mikhail Korobeinikov

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TERME DI CARACALLA-ROSSINI: IL BARBIERE DI SIVIGLIA – LUGLIO, AGOSTO 2014

“Esilarante,l’altissimo filiforme Don Basilio di Mikhail Korobeinikov”
-La Repubblica
, 3 agosto 2014“Impeccabile anche il Don Basilio di Mikhail Korobeinikov…”
-Avvenire
, 25 luglio 2014

SAINT-SAENS:  TEATRO DELL’OPERA D ROMA-APRILE 2013

“Molto efficace scenicamente e valido musicalmente l’Abimelech di Mikhail Korobeinikov.”
-Francesco Giudiceandrea, gbopera.it, 11 aprile 2013


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